“È una legge sulla fiscalità della montagna, non un provvedimento generico” Con queste parole i consiglieri regionali Ottavia Soncini, Federico Amico, Stefania Bondavalli, Andrea Costa e Roberta Mori, hanno commentato l’approvazione della Proposta di Legge alle Camere Fiscalità Incentivante per le Aree Montane Appenniniche Svantaggiate.
La visione che emerge dalla proposta di legge e che ha trovato l’appoggio degli enti locali, dei sindacati, delle associazioni di rappresentanza delle imprese, è chiara: “Attraverso incentivi fiscali mirati e strategie di alleggerimento tributario, puntiamo a creare un ambiente economico più favorevole per le aziende e le attività esistenti e attrattivo per nuovi investitori. L’obiettivo è duplice: da un lato, sostenere e potenziare le attività economiche locali, dall’altro, incentivare l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali che possano trarre vantaggio dalle unicità del territorio. – spiegano i consiglieri che sintetizzano poi le misure principali introdotte dalla proposta di legge – Sono stabilite agevolazioni fiscali e contributive per microimprese, piccole e medie imprese, un credito d’imposta per chi trasferisce la propria residenza nelle aree appenniniche o vi acquista la casa principale con un riferimento particolare al personale sanitario e docente, la deduzione totale delle tasse scolastiche e dei costi per il trasporto pubblico locale per i residenti nelle aree di applicazione della legge e il rimborso integrale dell’importo derivante dall’IMU dal 2025 al 2034 a favore dei Comuni in modo da rafforzarne le finanze. Noi, a differenza di quanto proposto dal centrodestra, vogliamo valorizzare e aumentare l’autonomia comunale”.
La proposta di legge, di iniziativa dei Consiglieri del Partito Democratico, dopo la sua approvazione viene quindi sottoposta al Parlamento affinché possa stimolare un lavoro uniforme in tutto il territorio nazionale.
“È un testo – concludono i consiglieri – che offre un approccio inclusivo. Un impegno concreto per il rilancio e lo sviluppo delle aree montane appenniniche, zone che negli anni hanno affrontato sfide demografiche ed economiche significative su cui come Regione abbiamo investito moltissimo con politiche che oggi iniziano a dare primi frutti: da tre anni in molti comuni dell’Appenino emiliano romagnolo è iniziata una inversione di tendenza sulla popolazione. Proprio per questo è importante oggi avere un quadro legislativo nazionale che permetta di agire in modo costante sulle leve che sappiamo essere utili al superamento di gap di sviluppo. Ora la nostra legge è stata indirizzata alle Camere del Parlamento che hanno la piena capacità di intervenire nei fatti”.