Dopo diversi anni di lavoro, oggi è stata approvata con voto unanime una nuova legge regionale a tutela dei diritti delle persone sorde, sordomute e con disabilità uditiva. Il tasso di civiltà si valuta su come e quanto ci si prende cura delle persone invisibili.
La legge, che riguarda direttamente circa 4.000 cittadini emiliano-romagnoli, definisce un quadro di risorse ed interventi pubblici volti all’inclusione sociale e lavorativa, alla facilitazione nell’accesso ai servizi sociosanitari, alla scuola, all’informazione. Vi sono poi contenute buone pratiche nel campo del diritto alla traduzione, dalla cultura allo sport.
Approvato, inoltre, un emendamento a mia firma, frutto di un confronto con Reggio Emilia Città Senza Barriere, per valorizzare le iniziative scolastiche. Quando i ragazzi, anche udenti, si trovano a condividere il percorso scolastico con allievi sordi o sordociechi o con, in generale, una disabilità uditiva, questa può diventare un’opportunità per tutti di crescita personale ed educativa. Credo sia importante richiamare il fatto che la scuola è davvero una comunità educativa complessiva.
Sono particolarmente soddisfatta per l’obiettivo raggiunto, perché il contenuto di questa legge è frutto di un lavoro con le associazioni del settore durato da anni. E anche il voto unanime dell’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna conferma che abbiamo svolto tutti, insieme, un buon lavoro 💪.