21 milioni di euro rispetto ai 102 necessari a completare il piano per la prevenzione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio messo a punto dalla Regione, che prevede 89 interventi da Piacenza a Rimini, opere già tutte cantierabili entro l’anno. È la quota di fondi che il ministero dell’Ambiente ha destinato all’Emilia-Romagna. Una comunicazione, quella del dicastero, appena arrivata sui tavoli della Regione, per uno stanziamento certo insufficiente che ha spinto il presidente della Giunta, che è anche Commissario straordinario per il rischio idrogeologico, a scrivere al ministero dell’Ambiente per chiedere il rispetto degli impegni presi, oltre a inviare a Roma l’elenco dei primi 18 interventi, i più urgenti, che partiranno coi 21 milioni disponibili.
È dunque necessario che venga attivato un percorso alternativo, di cui già si era discusso. Fin dall’autunno scorso, infatti, la Regione Emilia-Romagna aveva chiesto che si potesse accedere ai mutui Bei (Banca europea degli investimenti) per far partire i cantieri, e il ministro, nell’ultima cabina di regia, si era impegnato in tal senso. Ora, la Regione si aspetta che si dia seguito il più velocemente possibile a quanto garantito, perché gli interventi programmati sono tutti assolutamente necessari per mettere in sicurezza l’intero territorio regionale.
L’aupiscio – sottolinea la Regione – è che il Governo voglia confermare l’impegno a mettere mano alla cura del territorio; per questo andrebbero attivati i mutui Bei, così come il ministro all’Ambiente si era impegnato a fare nel caso di fondi insufficienti. L’Emilia-Romagna è pronta: con le risorse in arrivo partiranno i primi interventi, ma tutte le opere previste sono necessarie e urgenti. In precedenza era stato rispettato l’accordo col Governo completando in tempi rapidissimi la programmazione degli interventi, adesso la richiesta è quella di essere messi nelle condizioni di lavorare per la sicurezza dei territori e delle comunità locali. Ed è per questo che la Regione è già impegnati sulla progettazione di nuovi cantieri pronti a partire nel 2020.
I primi 18 interventi che partiranno
In particolare, i 21 milioni di euro in arrivo da Roma serviranno a finanziare 2 interventi a Piacenza per un totale di 700mila euro ; 5 a Parma per un totale di 7 milioni e 650 mila euro; 2 a Reggio Emilia per un totale di 600mila euro; 2 a Modenaper un totale di 2milioni 530mila euro; 2 a Ferrara per un totale di 3 milioni e 60mila euro; 1 a Ravenna per un totale di oltre 2 milioni 690mila euro; 2 a Forlì-Cesena per un totale di 2 milioni e 200 mila euro; 2 a Rimini per un totale di 2 milioni e 250mila euro.
Lotta al dissesto e prevenzione, l’intero Piano regionale: 89 i cantieri previsti
Dal consolidamento di versanti in frana alla riapertura di strade comunali e provinciali chiuse a causa di cedimenti e dissesti, da nuove arginature alla realizzazione di casse di espansione, dai tagli della vegetazione nei corsi d’acqua al rifacimento di scogliere e opere a protezioni del litorale: la Regione nella lettera inviata al ministero dell’Ambiente il 15 aprile scorso, ha indicato tutti gli interventi previsti.
Si tratta di opere prioritarie per la sicurezza del territorio che, una volta ottenuta la copertura finanziaria, possono essere appaltate entro il prossimo dicembre e quindi in tempi rapidi, grazie appunto all’attività di progettazione svolta dagli uffici regionali e dalle strutture tecniche già nei mesi scorsi.
In particolare, per 20 cantieri – valore totale pari a circa 24 milioni e 300 mila euro – si propone l’assegnazione dei fondi stanziati con la legge di bilancio nazionale e già nelle disponibilità del ministero. Per i restanti 69 cantieri, da oltre 77 milioni e 600 mila euro, la Regione chiede invece l’attivazione di ulteriori canali di finanziamento, dando seguito all’impegno assunto dallo stesso ministero il 19 marzo, incontrando le Regioni.
Nel complesso, sono previsti 9 interventi a Piacenza (16 milioni 185 mila e 500 euro); 10 a Parma (10 milioni e 630 mila euro); 10 a Reggio Emilia (4 milioni e 700 mila euro); 17 a Modena (20 milioni e 150 mila euro); 4 a Bologna (2 milioni e 750mila euro); 21 a Ferrara (18 milioni e 40 mila euro), 4 a Ravenna (12 milioni e 200 mila euro), 8 a Forlì-Cesena (11 milioni e 250 mila euro) e 6 a Rimini (6 milioni e 50 mila euro).
Gli interventi finanziati nel reggiano:
BAISO Consolidamento e messa in sicurezza del dissesto idrogeologico che coinvolge Montecchio e Montecasale € 300.000,00
SCANDIANO Completamento lavori di consolidamento della frana di Mazzalasino € 300.000,00
Gli altri interventi cantierabili e ancora in attesa di finanziamento nel reggiano
BAISO Completamento ripristino funzionalità idraulica e danni a strutture della briglia Cà del Pino, funzionali alla continuità ecologica e tutela fauna ittica € 300.000,00
CANOSSA Ripristino officiosità idraulica e ripascimento erosioni lungo il torrente Enza fra il torrente Termina e il rio Pietragrossa € 300.000,00
VILLA MINOZZO Interventi di sistemazione idraulica nel bacino del fiume Secchia: asta principale in località Ponte Secchia (Toano) , Debbia (Baiso) e asta del Torrente Dolo da Cerredolo a Morsiano in Comune di Villa Minozzo € 400.000,00
QUATTRO CASTELLA Lavori per la messa in sicurezza del “Lago della Contessa”, in località Bianello di Quattro Castella € 400.000,00
QUATTRO CASTELLA Messa in sicurezza e consolidamento delle arginature del rio Enzola in comune di Quattro Castella € 400.000,00
CANOSSA Ripristino e consolidamento dell’opera di derivazione irrigua, traversa, posta sul torrente Enza in comune di Canossa a servizio del Canale Ducale d’Enza € 800.000,00
CAMPEGINE Interventi di adeguamento idraulico in località Case Cocconi in comune di Campegine € 250.000,00