È aperta da sabato 25 novembre la grande mostra archeologica “ON THE ROAD. Via Emilia 187 a.C.-2017″ ai Musei Civici di Reggio, con mostre collegate al Museo Diocesano e allo Spazio Credem.
E’ una mostra di altissimo livello, il punto più alto della storia recente dei Musei Civici di Reggio Emilia. E’ il frutto del contributo di tanti e più in generale di una parte importante della città .
Ho partecipato alla inaugurazione a nome della Regione Emilia Romagna, di seguito alcuni passaggi del mio intervento:
Buongiorno,
un saluto ad ognuno di voi, alle autorità, al Ministro Delrio, al Sindaco Vecchi e
un sentito e doveroso ringraziamento ai curatori della mostra Luigi Malnati, Roberto Macellari ed Italo Rota e a tutti coloro che hanno collaborato con competenza, impegno e passione per realizzare questa mostra così importante.
Il ringraziamento è in una duplice veste: quella istituzionale a nome della Regione e quella personale. Un grazie a nome della Regione, poiché occasioni come queste in cui vi è la collaborazione tra pubblico e privato costituiscono una condizione importante perché si possa realizzare quella idea che condivido: “la cultura non si eredita ma si conquista”. E un grazie molto personale come cittadina reggiana. Ogni reggiano, ogni emiliano, è legato da particolare affetto alla Via Emilia, in qualità di studente, di pendolare ai tempi dell’università, di giovane che ha cercato incontri sulla Via Emilia.
Ritengo che la Via Emilia sia un segno di identità. Il Poeta Marziale del 1 secolo DC scrive: ” … Se ti chiedono da dove vieni, risponderai che vieni dalla Regione della via Emilia”. Una strada con un’identità storica antica. Un luogo vero, presente, che ha a che fare con la nostra quotidianità e che si intreccia con l’archeologia e l’arte con l’industria e il consumo. “The Sun”, il famoso tabloid inglese, scrisse che la Via Emilia è una tra le 20 strade più belle al mondo per i viaggi “on the road”, per i viaggi di esperienza. A rendere tale questa strada che dal 187 AV collega Rimini e Piacenza sono le città d’arte, i cibi eccellenti e i motori da sogno. Una eccellenza regionale riconosciuta a livello internazionale. Una strada divenuta icona di molte generazioni e raccontata anche dalle strofe di Francesco Guccini, dai romanzi di Pier Vittorio Tondelli, e dalle immagini di Luigi Ghirri. Grazie a questa mostra dedicata al suo fondatore, Marco Emilio Lepido, possiamo apprezzare il suo essere un cammino in grado di favorire incontri tra diverse popolazioni. Un itinerario percorso da una moltitudine di persone, con le proprie conoscenze, idee, lingue e credo religiosi e la riflessione sulla sua storia e sul suo fondatore vengono proposte nel loro significato nella contemporaneità, con la riscoperta della figura di Marco Emilio Lepido.
In questi 3 anni la Regione ha investito più risorse su educazione, cultura e arte. Negli ultimi tre anni, abbiamo stanziato circa 100 milioni per le politiche culturali: gli spettacoli dal vivo, gli interventi previsti dalle leggi sul cinema e sulla memoria, le biblioteche, i musei e in progetti di Enti locali e associazioni.
Siamo convinti che destinare più risorse a tutela del proprio patrimonio artistico e culturale non sia solo quanto ci chiede di fare la nostra Costituzione, ma sia un modo vincente e virtuoso per far crescere il nostro paese. La cultura è la base del nostro stare insieme e ci fa riconoscere come comunità. Un paese cresce con la cultura. E’ questo il motivo che ha portato il Governo a creare strumenti, come l’Art Bonus, che consentono anche a soggetti privati di partecipare alla tutela, alla conservazione e alla promozione del nostro patrimonio culturale con agevolazioni fiscali per chi sceglie di dare una mano. Desideriamo generare una richiesta di cultura, c’è bisogno di creare una fame di cultura e di arte. La fame di cultura è una fame che non si sazia mai. Il compito delle istituzioni, dello Stato, della Regione, degli enti locali, è quello di aumentare questo desiderio di cultura, in particolare in un Paese ricco di bellezza come il nostro. E’ questo lo spirito con cui si è adottato il bonus cultura dei 500 euro per i 18enni da utilizzare per visitare mostre, partecipare ai concerti o acquistare libri…. Lo spirito è quello di dare uno strumento in più, di generare e aumentare la voglia di conoscere, di instaurare un bisogno che rimane tutta la vita.
Questa mostra è anche uno strumento molto democratico per fare conoscere la cultura ai nostri concittadini che possono trovare nel raggio di pochi chilometri e in un unico spazio centinaia di opere che raccontano la storia della Via Emilia, cioè la nostra storia. La cultura a chilometri zero.
Credo che questa sia una cosa di cui un’amministrazione comunale possa andare orgogliosa. Puntare in modo così deciso e forte su arte e cultura è un’importante forma di attenzione rispetto a cittadini e territorio. La capacità di costruire il futuro passa dallo spirito con cui chi ha responsabilità pubbliche, ma anche i privati, hanno voglia ed energia di investire nell’arte e nella cultura.
Grazie