“Tutelare i diritti delle persone”
Proseguirò l’impegno di sempre a difesa dei diritti delle persone, delle famiglie e delle donne.
Ancora troppi diritti fondamentali vengono lesi. C’è il diritto delle donne alla propria dignità. Sono uno al giorno i casi a Reggio Emilia di violenza sulle donne.
C’è il diritto alla sicurezza sul lavoro: sono 60 i morti sul lavoro come da inizio ann in Emilia-Romagna.
Va salvaguardato il diritto a non essere discriminati per le proprie opinioni, le scelte personali e religiose, il colore della pelle.
Facciamo passi avanti perché le donne possano essere sia madri o lavoratrici.
“La comunità sempre al centro”
Non smetteremo di investire sulla sanità pubblica che è tra le più efficienti d’Europa. La qualità della cura non può dipendere dalla dimensione del portafoglio.
La “sanitarizzazione” indiscriminata è una strada povera. Occorre prevenire le situazione di fragilità dando risposte sempre più personalizzate.
Abbiamo bisogno di riscoprire il valore delle relazioni positive, della reciprocità e della solidarietà umana. Solo così potremo affrontare questioni pressanti come la protezione dei grandi anziani, la conciliazione dei tempi vita-lavoro, la crisi demografica. È un tempo però di relazioni malate, questo produce due grandi fenomeni che portano sofferenza e talvolta sono invisibili: la solitudine e l’angoscia.
Abbiamo bisogno di cura, pazienza, legami.
Questioni che ci interpellano in profondità perchè hanno a che fare con il futuro che vogliamo costruire per noi e per i nostri figli. Occorre perciò valorizzare le comunità locali, offrendo nuovi strumenti di auto organizzazione, rafforzando lo spazio associativo disponibile.
“Ambiente: no alla politica dello struzzo”
L’Emilia-Romagna ha standard elevatissimi su politiche come infrastrutture, lavoro, welfare e istruzione.
Anche in ambito ambientale abbiamo fatto passi avanti, ma tuttavia viviamo in un territorio che ha una configurazione fisica non favorevole. C’è in Regione un elevato tasso d’inquinamento. Dobbiamo proteggere la nostra salute, quella dei nostri figli e delle nostra famiglie.
Non possiamo permetterci di essere la ‘generazione struzzo’. Serve un cambiamento di paradigma radicale sulla questione delle emissioni.
Per noi emiliani questa è una questione vitale.
“Una nuova legge per sostenere le famiglie”
Quello che noi siamo dipende dalla nostra famiglia. La nostra Regione sta invecchiando, dobbiamo sostenere le famiglie che accettano con generosità e coraggio la sfida di fare figli.
Chi fa un figlio rende un servizio a tutta la nostra società, riconosciamone il valore. Chi fa un figlio deve avere la certezza che verrà sostenuto dalla comunità, che è un bene di tutti. Puntiamo sul welfare famigliare per sostenere le famiglie e le loro difficoltà.
Serve una nuova legge quadro sulle famiglie e un “fattore famiglia” per tariffe più eque in tutti i servizi e un sostegno alle famiglie numerose.
“Investire sulle giovani generazioni”
Senza i giovani non possiamo crescere e competere nel mondo globale. Nel nostro futuro serve investire per tutelare il lavoro dei giovani e le loro iniziative.
Serve piena occupazione ma anche buona occupazione, lavoro costante, continuo, un salario minimo ed un equo compenso.
“In Europa contro tutti i populismi”
L’Emilia-Romagna è nel cuore dell’Europa.
Rappresenta per tanti giovani di oggi (come lo fu per i fondatori) una speranza contro i populismi e le divisioni tra i popoli.
L’Europa è una casa comune fatta di identità diverse ma con valori condivisi. L’Emilia è terra di relazioni e di partecipazione. Gli scambi con e regioni limitrofe e con il cuore dell’Europa rappresentano senza dubbio il nostro presente e il nostro futuro. Dobbiamo rafforzare questi scambi e queste relazioni per i nostri giovani, per il lavoro e per le imprese. Il nostro territorio vede il passaggio di ben tre corridoi europei e viene sfiorato dal grande progetto cinese della via della Seta.
Abbiamo il dovere di rafforzare l’Emilia-Romagna, ma sempre in relazione con gli altri sistemi territorio, favorendo connessioni e ponti che fanno crescere libertà e benessere.
“Vicino ai territori”
Ripartiamo dai nostri Sindaci, perché i cittadini hanno bisogno di prossimità, hanno bisogno di sentire la politica vicina e credibile.
Solo chi sta in mezzo ai problemi tutti i giorni ha questa credibilità. I Sindaci danno forma al modo di vivere la comunità con obiettivi quotidiani, scelte mirate, buone pratiche. Mi impegno a stare vicina ai comuni con un grande patto regionale per i comuni e un sostengo maggiore ai servizi sociali e ai servizi alla persona in generale.
“La democrazia gentile”
Come mostra il movimento delle ‘Sardine’ c’è tanta voglia di politica e di partecipare. Le persone non hanno più voglia di leader, di subire lezioni dall’alto.
Avvertiamo tutti la necessità di vivere la politica come mezzo per costruire il bene comune, per unire le persone e non per schiacciarel’avversario e il diverso.
Se rieletta mi impegnerò per costruire politica insieme ai cittadini, riconoscere i loro bisogni e le loro competenze, senza la presunzione di disporre sempre di soluzioni preconfezionate. Occorre valorizzare e investire in profondità per sostenere nuovi strumenti partecipativi.
La democrazia si genera e si rigenera anche attraverso il confronto attivo tra le persone e non solo attraverso il voto. Democrazia gentile.