RIFORMA DEI VITALIZI PER EX CONSIGLIERI ED EX ASSESSORI REGIONALI: PROSEGUE L’ITER IN REGIONE
SONCINI (PD): “LA POLITICA ASSUMA RUOLO ESEMPLARE DAVANTI AI CITTADINI. È TEMPO DI COERENZA”
“Lo spirito che spinge al cambiamento non può vedere contrapposizioni generazionali, non è certamente occasione di rivalsa delle nuove generazioni sulle precedenti, ma è occasione per tutti di partecipazione alla costruzione di un paese più equo. Da anni la nostra Regione è in prima fila nel riordino dei costi della politica. Dopo aver abolito i vitalizi per i consiglieri regionali del presente e del futuro, adesso è arrivato il momento di un ulteriore passo in avanti. Arriveremo in tempi brevi alla completa riforma dei vitalizi anche per ex consiglieri ed ex assessori”.
Commenta così Ottavia Soncini, consigliere regionale del Partito democratico e membro della Commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, la prosecuzione dell’iter legislativo avvenuta ieri in Commissione con la nomina di Manuela Rontini, consigliere regionale del Pd, a relatrice in Aula del progetto di legge.
“La proposta del Partito democratico”, spiega Soncini “vuole parificare l’età di accesso al vitalizio con l’età richiesta ai dipendenti pubblici per la pensione di vecchiaia. Passerà quindi da 60 a 67 anni. Introduce, inoltre, il divieto di cumulo con altri vitalizi, come quelli di parlamentare, europarlamentare o assessore regionale. Una di buon senso, un atto di equità richiesto alle generazioni precedenti per un trattamento più omogeneo ed in sintonia con le richieste dei cittadini”.
Per chi già percepisce un vitalizio sono previsti inoltre alcuni tagli (tra il 6 ed il 12 per cento) fino al 2019, per la parte eccedente i mille euro. Chi invece avrebbe maturato il diritto a partire dal prossimo gennaio, potrà comunque richiedere un assegno ridotto (in modo permanente) del 3 per cento per ogni anno di età mancante alla pensione di vecchiaia.
“Con la Legge regionale n.1 del 2015”, prosegue Soncini, “abbiamo tagliato le nostre indennità di carica, eliminato il trattamento di fine rapporto, abolito i vitalizi e cancellato le spese di rappresentanza dei gruppi a partire da questa legislatura e per le future. Intendiamo la politica come servizio intenso ma temporaneo; chi si occupa della cosa pubblica ha il dovere di ispirare la propria azione al principio di equità”.
“La Regione spende all’anno circa cinque milioni e mezzo in vitalizi”, conclude Soncini, “Si stima che il provvedimento possa garantire un milione di euro di risparmio in tre anni. La politica deve assumere non solo un ruolo di guida nello spiegare scelte difficili ma anche e soprattutto un ruolo esemplare davanti ai cittadini. È tempo di coerenza”.